Ci sono profezie e profezie. Quando un bollettino meteo annuncia “burrasca in atto forza 7 golfo di Otranto”, è facile che venga spontaneo e naturale spegnere il motore della barca, riaprire il tendalino e decidere che anche Brindisi non è poi mica brutta…
Così siamo in sosta e ne abbiamo approfittato per “testare” il ristorantino del marina. Devo dire che ci sono disgrazie peggiori, anche perché il locale in questione è davvero di altissimo livello.
Ora, parlare del cibo del sud è come votarsi anima e corpo ad una lunga elencazione di luoghi comuni sulla bontà e sulla freschezza dei prodotti. Tra l’altro il fatto che siano considerazioni banali non toglie il fatto che sia assolutamente tutto vero. Ma la cosa che mi ha colpito di più sono gli sguardi attorno al tavolo.
Occhi di chi fa qualcosa per il piacere di farlo, perché è una gioia e un appagamento dei sensi.
Io ho ricordi freschi di altri tavoli dove si mangia perché …ho solo 10 minuti e poi devo tornare al lavoro… …è sabato e lo fanno tutti… …è poco calorico e resto taglia 38… ..ho letto sul giornale che fa bene… …non so cosa fare…
Abbiamo così tante sovrastrutture che abbiamo dimenticato quello che il cameriere ha bene in mente, mentre si avvicina al tavolo e non chiede:
“Tutto bene, signori?”, ma, con uno simpaticissimo accento locale:
” E’ buono?”