Se, come si è solito affermare, i velisti hanno sempre il vento sul naso, bisogna ammettere che anche i cicloturisti possono dire la loro..
Oggi, in vena di prestazioni sportive, siamo andati a Bonagia, una decina di chilometri da Trapani, in bicicletta. La strada che vi conduce ha solo un piccolissimo tratto di ciclabile sul lungomare cittadino, per il resto è una specie di Porrettana costiera. Fortunatamente gli autisti locali hanno la piacevole abitudine di rallentare e scansare i ciclisti con un’attenzione e un riguardo inspiegabili vista la scarsità delle biciclette per strada… ma forse è proprio per questo.
La giornata ha un’ aria di fine estate e dietro ad ogni curva una lussureggiante macchia mediterranea sfoggia ancora colori e profumi: ibischi, clematidi, gelsomini, eucalipti, pini marittimi fanno a gara per negare la vicinanza del Natale.
Bonagia non è niente di speciale: quattro case e un piccolo porticciolo, con i fondali così bassi che le onde frangono anche con un filo di vento; ma la vista su Monte Cofano dall’antica tonnara é fantastica.
Se l’andata mi fa illudere d’essere in forma fisica a dir poco perfetta, il ritorno col vento, che, questa volta, é al “solito posto” mi riporta alla tragica realtà…
Peccato!
Anche le illusioni non vanno controvento!

Che bici sono?? Nuove? Prepara il piumino Anto, arrivi su con la neve!!
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In effetti sono un po’ preoccupata dal cambiamento di clima. Qui le stufette sono ancora imballate e giriamo in bermuda…!!!
Le bici sono nuove. Venduta la “vecchia ” di Stefano, in vendita la mia rossa. Visto che sono il nostro unico mezzo di trasporto terrestre le abbiamo prese con le ruote un po’ più grandi. Ps. Quella del comandante è ovviamente meglio della mia…!
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La vostra vecchia ogni tanto la vedo ……..sicuramente rimpiange il vecchio proprietario ……..il nuovo lo adopera spesso per tornare da lavorare ………….. da vergato .
Non stava mica a poltrire come prima e a fare la polvere ……….
Aloaaaa
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