
Scatoloni pieni di petali, caraffe di corteccia colorata, fiori, sassi, gesso e colla. Uomini donne e bambini sono chinati a disegnar per terra come si faceva con la “luna” di infantile memoria.

C’è un piacevole vento che spazza via il caldo torrido di quest’estate scoppiata tutt’a un tratto: apprezzato dai più, è decisamente malvisto da chi, carponi, cerca di tenere al suolo il materiale leggero con cui lavora.

Siamo a Taormina, in quel magico dedalo di stradine e scale aggrovigliate ai piedi del vulcano, sospese sopra al mare e siamo circondati da uno scenario fiorito.

La mia ignoranza su questioni religiose mi porta a chiedere lumi e scopro che il motivo di tanta festa è la celebrazione del Corpus Domini. Una tradizione antica che il passante interpellato, di un’età facile ai rimpianti, trova peggiorata nel tempo. Mi racconta che, una volta, i muri delle case non si vedevano tante erano le coperte bianche, ricamate a mano, stese dalle finestre e dai balconi.

Non stento a crederlo ma a me, quelle che sventolano ora, sembrano già molte e bellissime, come splendide sono le infiorate per le strade e gli altari che spuntano dietro ogni angolo.

Tra poco ci sarebbe la processione ma non possiamo aspettare perché il vero motivo per cui siamo qui è molto meno spirituale. Oggi a Taormina suonano i Jethro Tull e si esibiscono al teatro antico, un luogo di una bellezza commovente. Vedere il palcoscenico attrezzato incorniciato da quelle stesse colonne che hanno visto recitare attori con la toga è un pensiero che scava in un tempo così lontano da risultare quasi inconcepibile. Pareti e archi e pietre che da più di 2000 anni, sotto lo sguardo vigile dell’Etna, accolgono uomini che emozionano altri uomini…suonare qui deve essere un’esperienza unica.

E lo è. Non so per gli artisti ma per noi senz’altro perché la musica e lo spettacolo sono all’altezza del luogo e delle suggestioni.
Quando le note dell’ultimo “bis” svaniscono, la fiumana umana si riversa ordinatamente nella cittadina, ripopolandola un poco, prima della notte. Presto scenderà il silenzio sui fiori posati per strada, sulle coperte appese, sugli altari improvvisati.

Anche il teatro, tra poco, tornerà buio e quieto, ma tra le sue pietre nasconderà un altro prezioso ricordo da custodire.
ciao Antonella!! che bella festa!!
Un bacione e a presto
Anna
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Ciao!! Sì, è stata una fortuna che il concerto cadesse proprio questa domenica…
Vi aspettiamo sempre😘
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