Ebbene sì, è già passato un anno da quando abbiamo lasciato lavoro, casa e terraferma.
L’otto luglio di un anno fa partivamo e, come sempre mi accade quando cambia qualcosa nella mia vita, io lo facevo con meno aspettative possibili. Ho sempre pensato che immaginare troppo di qualcosa che deve ancora accadere predisponga alla distrazione. Quando ci si aspetta che le cose vadano in un certo modo si finisce col non vedere in quali altri modi potrebbero andare. Al contrario, non sapere esattamente cosa ci aspetta, ci rende curiosi, attenti e pronti a cogliere quello che di buono si prospetta all’orizzonte.
Ecco, un anno fa partivo proprio un po’ così, sperando in belle sorprese. E le sorprese ci sono state, piacevoli e molte.
Tra tutte una delle più sorprendenti, che mai avrei immaginato, é che, a dispetto di ogni logica, proprio l’allontanamento mi ha portato a risentire e rivedere amici “perduti” nel tempo. Tramite il blog sono tornata in contatto con persone di cui non avevo notizie da anni e quest’ estate sarà di certo quella passata con più amici da 30 anni a questa parte. Mai fatto vacanza insieme a così tante persone! Il registro degli ospiti ne è testimone.
Proprio la scorsa settimana, per esempio, a distanza di pochi giorni, abbiamo rivisto due amiche con le quali (la vita è davvero piena di coincidenze…) avevamo trascorso la nostra prima estate al sud, nel lontano 1980. Entrambe perse di vista da anni e ritrovate con immenso piacere.
In un mare dello stesso blu di un tempo, con qualche anno in più ma con lo stessa voglia di stare insieme, un benvenuto di cuore, quindi, a Sandra, a Carla e, con loro, a Ettore e Marco.
Ciao! Ne approfitto per salutare Sandra e tutto lo Stradellino che segue le vostre vicende sul blog. E’ una gioia rivedere i vecchi amici di una fase importante della vita, che li rende diversi da tutti gli altri. Un abbraccio,
Carla
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