Alza gli occhi dalla tastiera del computer, poi continua a digitare con lentezza esasperante, un tasto alla volta. Ci guarda ancora, torvo e seccato. Decisamente non deve aver passato una buona mattinata. Muore dalla voglia di litigare, lo si intuisce dall’altalenare della voce che trova ogni pretesto per crescere di tono e tuonare autoritaria. FacciamoContinua a leggere “Mezzo pieno e mezzo vuoto”