Ed è giunto il momento di parlare di Bimbotender. La storia di Bimbotender (nome d’arte ovviamente) comincia molto prima della nostra partenza e si può riassumere così: dopo un’affannosa e meticolosa ricerca su internet (con la complicità dell’amico Marino) troviamo un tender ad un prezzo ridicolo. Lo compriamo, anzi, ne compriamo due (uno è dell’amico Marino) e da quel momento in poi viviamo nell’ansia aspettando la “fregatura” che per forza deve nascondere un simil prezzo. Dopo aver tirato un sospiro di sollievo perché la spedizione non contiene sassi ma il tender suddetto, dopo aver verificato che non è bucato e che galleggia, ci pare di scoprire l’arcano quando Stefano, nell’atto di provarlo, scopre che più che salirvi deve “indossarlo”, da qui il nome…
Certi, dunque, che non sarebbe mai riuscito a portare due adulti e un motore, decidiamo di disperarci direttamente in Croazia e rimandiamo il battesimo; battesimo che abbiamo effettuato due giorni fa dove, con non poco stupore, scopriamo che la creatura galleggiante fa il suo dovere in maniera egregia.
Lo collaudiamo scendendo a terra a Ist dove ci inerpichiamo per un sentiero di sassi per raggiungere la vetta della collina da cui si gode una vista splendida. Il fatto che l’impervio sentiero sia il tragitto che la processione dei locali compie per raggiungere la chiesetta che è, appunto, in cima alla collina, la dice lunga sulla forza della fede…
Bello !
Ma cos’è, il gommone del post precedente lavato con l’acqua calda ?
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Ragazzi che sollievo noi non l’abbiamo ancora provato…. ne indossato !!! Certo che se prendevamo quello rosso veniva meglio in foto !!!
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