Sogni

Come di consueto sono i piccoli gesti che introducono grandi eventi. Sicchè è dal divieto di parcheggiare auto e moto all’interno del porto e dalle panchine spostate ai lati della strada che si è annunciata la regata di Laser a Marina di Ragusa. Per i non addetti ai lavori il Laser è una piccola barcaContinua a leggere “Sogni”

I colori del mare

  Il mare, sempre blu nei disegni dei bambini, è invece un costante mutare di colori, di umori e mai simile a se stesso. C’è il mare allegro che conosciamo tutti, quello delle cartoline, delle ferie spensierate, attese e rimpiante; c’è il mare schiumante adrenalina delle competizioni: l’uomo contro l’uomo e l’uomo contro la natura,Continua a leggere “I colori del mare”

Andata e ritorno

Le anime nomadi non conoscono ritorni. Le loro sono eterne partenze, continuo divenire, viaggio e scoperta. È l’eccitazione del primo passo che le guida, il bisogno di andare… dietro la curva, al di là della collina, oltre il capo… E se capita di ripassare in qualche luogo   (che  la terra è pur sempre tonda) rivedereContinua a leggere “Andata e ritorno”

I doveri dell’estate.

Pomeriggio inoltrato. L’ora degli arrivi. Una delle tante barche s’avvicina. Un lui e una lei a bordo. Anche ad un occhio distratto l’atmosfera a bordo non sembra delle migliori. C’è nell’aria una cappa di tensione che traspare da ogni movimento, da ogni esclamazione. Lei armeggia coi parabordi, lui timona nervoso. Non sono il ritratto dellaContinua a leggere “I doveri dell’estate.”

Notte in rada

L’immagine che appare all’orizzonte è più simile ad uno spettro che non a un’ isola, sfuocata com’è dalla foschia. La barca ha ammainato le vele e procede accompagnata dal brusio del motore. Manca meno d’un miglio e neppure nelle lenti del binocolo appare qualcos’altro che non sia indistinto grigio. Ma, man a mano che ilContinua a leggere “Notte in rada”

In fila per tre

Beh, non proprio in fila per tre…e nessun direttore…e nessuno che batte le mani…perchè Bennato, è ovvio, pensava a ben altro, ma quando suona la sirena, le barche che giravano come squali in tondo su se stesse, si mettono in ordinata fila indiana e procedono lentamente nel canale. Siamo a Lefkada, la porta delle miticheContinua a leggere “In fila per tre”

Lo giuro

Le vocine che escono dalle finestre del piccolo edificio hanno il timbro squillante di chi avrà al massimo dieci anni. – …bambini come me In controcanto una voce più profonda. – ed avere ancora fiducia… – ed avere ancora fiducia – nel mare… – nel mare – nella natura e nella vita… – nella naturaContinua a leggere “Lo giuro”

I colori della vita

Non fatelo. Non sforzatevi di indovinare dov’è Cautha tra le barche placidamente adagiate nella baia. Non c’è. Siamo in versione turisti terrestri, in visita a Taormina, che ricordavamo splendida. A onor del vero e in accordo con chi mi aveva “avvisato”, il fascino del luogo è inversamente proporzionale al numero di persone che lo popolano.Continua a leggere “I colori della vita”

Trasferte

È una giornata scorbutica, volubile, dai repentini cambi d’umore. Piove per un attimo, soltanto poche gocce, esce il sole, si alza vento all’improvviso e all’improvviso cala, lo strumento che ne indica la direzione gira come una lancetta dell’orologio: sud, sud-est, nord, sud-ovest. Davanti a noi, da parecchie miglia ormai, c’è la sagoma dell’Etna con ilContinua a leggere “Trasferte”

Equinozio d’autunno

Tic-tic-tic Le gocce cadono ritmicamente sulla tuga e conciliano il sonno. Non che ne abbia bisogno. Alzarmi al mattino per me è già sufficientemente difficile senza questa leggera pioggerella che invita a raggomitolarsi sotto le coperte. Poi Perché dev’esserci sempre un poi?! Un battito di ciglia, non di più, solo il tempo d’un battito diContinua a leggere “Equinozio d’autunno”

20 anni

Oggi su Twitter. “Finchè io vivo voglio avere vent’anni per tre o quattro ore al giorno”. Antonio Fogazzaro. Difficile non essere d’accordo, soprattutto per gli over 50. Ma, almeno per quanto mi riguarda, il motivo, forse, non è così scontato. Non penso tanto ai capelli senza tracce di bianco né alla rughe allora sconosciute. PiuttostoContinua a leggere “20 anni”

Cambio!

  Solo lo scalpiccio di venti paia di piedini rimbomba tra le pareti della palestra. È la quiete dell’attesa, quando le voci si trattengono. I piú furbetti mi guardano di sottecchi, con la testa un po’ girata mentre corrono dandomi le spalle. Poi, il momento tanto atteso: grido “CAMBIO!” e mimo la nuova andatura eContinua a leggere “Cambio!”

Oggi come ieri

Che la Sincronicità sia nostra compagna di viaggio ormai è cosa nota e risaputa. Ciò non di meno ogni nuova imprevista coincidenza non manca di lasciarmi incredibilmente e piacevolmente stupita. Partiamo dall’inizio. Estate 1985. Grecia. In moto, (al tempo tedesca) e tenda (una delle prime igloo). Un po’ giù di morale perché la moto haContinua a leggere “Oggi come ieri”

Quello che Facebook non dice

A star con quello che lo Zingarelli dice l’ imprevisto è “fatto o circostanza che non è possibile prevedere”. Nel vocabolario di mare, invece, l’imprevisto è “fatto o circostanza che non è possibile prevedere ma che accade sempre”. A differenza di quel che la maggior parte di persone può pensare l’intercalare più comune su unaContinua a leggere “Quello che Facebook non dice”

Elogio funebre al gps

E poi dicono che gli oggetti non hanno un’anima! Il nostro gps non solo ce l’aveva ma era anche generosa e fedele. Per chi non lo sapesse, l’oggetto in questione è una specie di tecnologica stella polare, che indica la strada, dice dove sei e dove devi andare. Nostro fedele compagno dai tempi dei giriContinua a leggere “Elogio funebre al gps”

Le sette sorelle

“Isole Eolie”, “Isole Lipari”, “Le sette sorelle” “Isola verde” (Salina), “Isola gialla” (Vulcano), “Isola nera” (Stromboli). Comunque le chiamiate sono sempre loro, adagiate nel Mar Tirreno, di fronte alla costa sicula. Prese d’assalto dai turisti anche in tempi non sospetti, come questi primi giorni di giugno, diverse e caratteristiche, sono simili a maschere di un’anticaContinua a leggere “Le sette sorelle”

S.Vito, ovverosia… Anchor Bay

Lasciata Trapani, con la solita malinconia che si prova nel lasciare una famiglia (grazie a tutti, grazie di tutto, grazie sempre!), raggiungiamo gli amici di Agogo in baia a S. Vito, dove, a sua volta, ci raggiunge l’omonimo Vito, che, dando prova di un’ospitalità smisurata, ci porta a “domicilio” il suo favoloso “pane dei marinai”.Continua a leggere “S.Vito, ovverosia… Anchor Bay”

Home sweet home

  Lasciata Sciacca, nel nostro circumnavigare siculo, la sosta a Trapani più che dovuta è fortemente voluta. Tornare è un’ emozione, è una gioia, è un po’ come aprire la scatola delle decorazioni di Natale, quando basta trasportarle dalla cantina al soggiorno per cominciare ad assaporare l’atmosfera di festa; così è entrare nel porto eContinua a leggere “Home sweet home”

Sorpresa!

  Ci sono gesti che, per loro natura, hanno bisogno di un momento speciale per concludersi. La bottiglia di bollicine nel nostro frigo, ne aspettava giustappunto uno. Recapitata per l’equipaggio di Cautha alla reception di marina di Ragusa un po’ di tempo fa, si era presentata subito come una protagonista non comune. Accompagnata da toccantiContinua a leggere “Sorpresa!”