Il nostro vicino di barca è una persona speciale: praticamente coetaneo, con alle spalle una vita rocambolesca, assiduo e fedele studente d’italiano, ha due vivaci occhi azzurri e un compagno di viaggio ingombrante: il Parkinson, di cui parla con la stessa naturalezza con la quale io parlerei di una carie. Sta aspettando un nuovo radar, le vele appena rifatte e qualche altra quisquilia per partire alla volta dei Caraibi. Poco più in là due giovanotti di ottant’anni stanno pulendo la barca da una settimana e di fronte a noi un belga, (definito dal consorte “il pitagorico”) sfoggia ogni giorno nuovi utensili con i quali costruisce fantascientifici gadget.
Ebbene sì, la stagione invernale è agli sgoccioli e il marina è un brulicare d’attività. In ogni barca, rigorosamente a coppie, come brave api operaie, si pulisce, si svuota, si controlla, si riempie, si parte e nei pontili cominciano ad essere parecchi i “buchi” liberi.
Partono tutti: i navigatori diretti al di là dell’oceano, quelli che si accontentano del Mediterraneo, i diportisti che fanno semplicemente le vacanze un po’ più lunghe, gli stanziali galleggianti che si spostano di poche miglia, i migratori che accompagnano la barca in rimessaggio e passano l’estate in patria…
Il mare, che non erige barriere e non fa differenza tra chiglia e chiglia, li accoglie tutti e a tutti, in attesa di lasciare anche noi gli ormeggi, un letterario augurio di buona “navigazione”.
…Oh , vivere d’ora innanzi una vita come un
poema di
nuove gioie!
Danzare, battere le mani, esultare, gridare,
saltare,
slanciarsi, correre, fluttuare!
Essere un marinaio del mondo diretto a tutti i
porti,
una nave stessa (guardate queste vele che io
spiego al
sole e all’aria)
una veloce e rigonfia nave piena di ricche
parole, piena di
gioie!(Walt Whitman – Un canto di gioie)
Un grande saluto, scopritori e divulgatori di piccole grandi gioie
Pier
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E un sempre caro saluto a te!
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Tutte le volte che qui dalla “terra-ferma” leggiamo della vostra nuova scelta di vita, del vostro nuovo mondo “marino”, vi ammiriamo e sognando di alzarci anche noi ogni mattina, con la stupenda vista mare e quel saper vivere i ritmi del mare, con il costante pensiero che nella vostra nuova barca-casa ci si senta sempre in vacanza.
Eppure il vostro non è un mondo molto diverso dal nostro qui a Bologna, è solo un altro alveare, con altre api operai, tutte attente a realizzare i loro progetti, i loro obiettivi, i loro viaggi, i loro piccoli problemi quotidiani.
Vivete anche voi lo scorrere del tempo, i piccoli e grandi problemi di salute o l’avanzare dell’età, …le pulizie di primavera,le riparazioni e le manutenzioni della vostra casa-galleggiante!
Siamo in due alveari diversi, ma non siete sempre nel clima vacanza e mi fa sorride vedervi come piccole api al lavoro nella vostra barca.
Vi siete presi però un grande lusso, quello di poter decidere delle vostre giornate, in funzione del vento, del cielo e del mare e avere il tempo di raccontarvi o di ascoltare i vostri vicini di barca, con un intreccio di vite, di storie, di piccoli e grandi aiuti o piaceri che spesso noi, sempre di corsa con le nostre auto e i nostri ritmi, non siamo più capaci di vivere. Buon vento ragazzi.
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E’ sempre un piacere leggere i tuoi commenti!
Da ape ad ape…un forte abbraccio.
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