Cambio!

 

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Solo lo scalpiccio di venti paia di piedini rimbomba tra le pareti della palestra. È la quiete dell’attesa, quando le voci si trattengono. I piú furbetti mi guardano di sottecchi, con la testa un po’ girata mentre corrono dandomi le spalle. Poi, il momento tanto atteso: grido “CAMBIO!” e mimo la nuova andatura e la nuova direzione. Il silenzio è rotto e, ad ogni cambio, le risate si trattengono sempre meno…
Il gioco del cambio è uno di quelli che i bambini preferiscono e qui, nell’Egeo, a quanto pare, sembra essere assai gradito, ahimè, anche a vento e mare.
Tanto per rendere l’idea, fate finta di partire in una bella giornata di sole con 13 nodi ( che vuol dire circa 24 km orari), mare piatto e vele tutte aperte…
CAMBIO!
i nodi raddoppiano, il mare si alza, bisogna sbrigarsi a ridurre le vele…
CAMBIO!
il vento arriva dalla direzione contraria, tocca passare il genoa( che vuol dire la vela davanti) dall’altra parte…
CAMBIO!
il vento gira di nuovo, ora è sul naso, la barca sbatte sull’onda, si devono chiudere le vele e accendere il motore…
CAMBIO!
…….
La sequenza dura, piú o meno, per l’intero tragitto.
Sono sicura che un equipaggio di regatanti troverebbe tutto questo molto stimolante.
In confidenza, amici miei, per quanto mi riguarda, vi assicuro che, come in palestra, già al secondo cambio il silenzio è rotto… ma non esattamente da squillanti risate…😉

Pubblicato da cautha16

Se pensi che l'avventura sia pericolosa, prova la routine. E' letale. (Paulo Coelho)

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