
La panchina è deserta per gran parte del giorno. Una delle tante nella fila che delimita la banchina e si specchia nelle acque del piccolo golfo di Kalimnos.
Dietro, le colline da cui scendono col consueto vigore le raffiche del Meltemi.
La lunga sfilza di ristoranti che segue i contorni del porto senza soluzione di continuità è impietosamente vuota. I passanti si perdono tra i vicoli e le casette colorate del “paese delle spugne”.
Ma, al calar della sera, il lungomare si anima e la panchina diventa protagonista indiscussa.
Seduti in pozzetto, siamo in un salotto per metà acquatico e per metà terrestre dove, come in un talk show, gli ospiti vanno e vengono.
Guardiamo negli occhi, ricambiati, due ragazzi che conversano poco e sembrano aspettare chissà chi…
ignoriamo con più facilità il vecchietto che, pudico, si siede nello spigolo e ci gira quasi le spalle, come a chiedere scusa…
una mamma con figlioli chiassosi al seguito è troppo presa dai pargoli per occuparsi di dove sia seduta…
E via così, fino a notte fonda, quando al video si sostituisce solo il sonoro.
Daniela e Orlando (gradita new entry nel registro degli ospiti), nella cabina di poppa sono in prima fila, ma col sonno profondo dei 20 anni non ne risentono più di tanto e il sole che sorge ritrova la panchina nuovamente vuota e solitaria.
La lasciamo alle sue storie e ai suoi silenzi e facciamo rotta col nostro giovane equipaggio verso baie inabitate.
