Equinozio d’autunno

Tic-tic-tic
Le gocce cadono ritmicamente sulla tuga e conciliano il sonno.
Non che ne abbia bisogno. Alzarmi al mattino per me è già sufficientemente difficile senza questa leggera pioggerella che invita a raggomitolarsi sotto le coperte.

Poi
Perché dev’esserci sempre un poi?!

Un battito di ciglia, non di più, solo il tempo d’un battito di ciglia e il gocciolio diventa uno scroscio, una furia d’acqua impetuosa.
Il consorte mi chiama dal pozzetto gridando per sovrastare il ruggito del vento e dell’acqua.
Mi infilo una camicia alla meno peggio e corro ad aiutare.
Chiudiamo il bimini (tendalino antisole per i non addetti), copriamo i timoni, strappiamo al vento una scarpa mentre l’altra ci sfugge e vola in acqua, le bici rovinano a terra sul pontile.
La leggera pioggerella è diventata un groppo inferocito che s’accanisce sulle barche e sulle cose.
Il cielo è nero pece, una vela di una barca poco lontana si è srotolata e si dimena impotente sotto le raffiche.

Bagnati fradici rientriamo sotto coperta.
Pavimento d’asciugare poi caffè.
WhatsApp tintinna… è la foto di una tromba marina al largo di Punta Secca…

IMG_5112

Edddai!!! Va bene! Basta!

Anche se non metterò il costume in naftalina per questo, ho capito, lo so…l’autunno è cominciato tre giorni fa!

Pubblicato da cautha16

Se pensi che l'avventura sia pericolosa, prova la routine. E' letale. (Paulo Coelho)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: