… Amo la radio perché arriva dalla gente, entra nelle case e ci parla direttamente…
Io amo Finardi e amo la radio, di un amore antico e sincero e sono lusingata che oggi abbia voluto sapere un po’ di noi.
Nonostante tutto, però, non riesco a non chiedermi “perché?”
Perché tante persone sono così interessate, così piene di entusiasmo, così, oserei dire, persino sinceramente affettuose?
Non fraintendetemi. A me fa un piacere infinito.
E forse so anche la risposta.
Forse siamo tutti stanchi di coniugare i verbi al condizionale: vorrei…mi sarebbe piaciuto…non dovrebbe essere così…
Forse abbiamo bisogno di futuro: farò…proverò…vedrò…
Forse ci manca un po’ il quindicenne che eravamo, quello che cambiava, in preda all’incertezza dell’adolescenza, capelli, taglia di vestiti, numero di scarpe, amici, gusti musicali, cibi preferiti e ciò che voleva fare da grande…
Forse la stabilità perde il suo fascino quando diventa abitudine.
Forse abbiamo bisogno di ricordare che le possibilità che avevamo a quindici anni non sono sparite, siamo noi che abbiamo scelto di ignorarle.
E non parlo di andare a vivere in barca…parlo di cambiare taglio di capelli, colore dei vestiti, bicicletta, ristorante preferito, luogo di villeggiatura, sport, passatempi, forse anche lavoro o casa, qualche volta. Parlo di pensare che si può fare anche… “altro”.
Forse è così, forse è per questo, forse lo è per molti. Di sicuro lo è per me. E mi sembra una bella cosa!
Niente come l’abitudine ti addormenta, manda in fumo i tuoi sogni di un tempo e ti fa credere di esserti già giocato tutto, quando invece la vita è piena di novità e di sorprese. A saper guardare.(Bjorn Larson)
È proprio vero tutto quello che dici….
Non ha importanza se il cambiamento coinvolge il tuo modo di vivere o un banale taglio di capelli. Bisogna cercare sempre di osare, fare un passo più in là anche solo per cambiare le piccole cose….e ci si rende conto che è già una conquista!!!!
Ho sentito Silvia ieri per radio, mi è piaciuta quando ha risposto alla domanda: ma i tuoi genitori ora sono più felici? Risposta: erano felici anche prima, solo che ora sono meno stressati!
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L’essere umano è sempre alla ricerca della felicità. È facile identificare la vostra esperienza con la felicità, ma penso sia sbagliato. Molte persone, me incluso, si interessano perché la vostra esperienza fa sognare e fa illudere che la vostra scelta porti alla felicità. Io penso che prima bisogna sentirsi felici, e poi si può fare una scelta come la vostra e godersela appieno. Se non si è felici, mollare tutto non risolve niente. È un pò come se un malato cambiasse letto. Rimane sempre malato.
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Assolutamente e perfettamente d’accordo. La felicità si può manifestare anche, ma non solo, attraverso la voglia di fare e di realizzare i propri progetti, quali che siano, ma é sempre e comunque uno stato interiore. E non è mai una fuga. Ti dirò di più, quando mi dicono “hai mollato tutto ” io penso invece che le cose a cui tengo davvero, la mia famiglia, gli amici che ho da 30 anni anche se non li vedo tutti i giorni, le mie passioni,le tengo strette molto ma molto molto bene. Un abbraccio!
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La questione meravigliosa è l’affinità che avete come coppia tu e tuo marito. Senza questo credo non sarebbe nato nulla, è il vostro vero amore che ha messo in atto questa vostra stupenda storia di cambiamento.
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Che dire? Grazie per le belle parole, siamo quasi imbarazzati! Un caro saluto!
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Anto anche qua si sogna!! Con un ginocchio imbarazzante a cinque giorni dall’intervento ci basterebbe camminare…dicono che hanno fatto tutto nuovo e un gran bel lavoro ma nemmeno se ci mettiamo gli occhiali vediamo il sole!
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