Eravamo in debito con Palermo. Durante il nostro viaggio l’avevamo solo sfiorata. Per avvicinarci un po’ di più alla meta finale avevamo ormeggiato in un porto vicino ma non abbastanza per visitare la città e i sobborghi, raggiungibili a piedi, non avevano francamente molto da offrire. Così, con due ore di comodo pullman, decidiamo di riparare al torto inflitto al capoluogo siculo. La prima impressione è piuttosto prevedibile, ma dopo sei mesi in una realtà circoscritta è davvero la prima cosa che mi colpisce: Palermo è una città, una grande città. Ha il respiro delle grandi città, il ritmo, le geometrie, il traffico, quell’insieme di sensazioni che fa capire d’essere in un posto dove vive tanta, tanta gente. E come tutte le grandi città è un po’ dispersiva. Nasconde tesori d’arte e luoghi incantevoli un po’ qua, un po’ là. Per chi arriva impreparato come noi vuol dire camminare senza una meta precisa accontentandosi di scorci inattesi di teatri,
giardini dove la mia anima, che per metà resterà sempre verde, ha modo di sciogliersi davanti ai monumenti di madre natura.
Ad essere proprio sinceri, impreparati del tutto non eravamo. Un indirizzo l’avevamo annotato. Un indirizzo forse un po’ prosaico ma decisamente accattivante e…goloso. Pare che a Palermo ci sia una delle 10 migliori gelaterie del mondo, così dicono le guide e, per verificare abbiamo seguito il navigatore del telefono attraverso miriadi di stradine per scoprire che, ebbene sì, le guide dicevano il vero.

Insomma, possiamo dire che abbiamo avuto un assaggio di Palermo, in tutti e …con tutti i sensi e, come prima impressione, non è andata affatto male.
ciao. mi chiamo luigi e sono palermitano ma abito in provincia di trapani, a scopello. sono un subacqueo prestato alla vela e ho fatto anche una traversata oceanica. se siete ancora a trapani mi piacerebbe venirvi a conoscere. un abbraccio
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Ma certo, con piacere. Ti contattiamo per metterci d’accordo.
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Hei ragazzi, vedo solo ora questo bel racconto su Palermo, se vi ricapita dovete assolutamente andare a mangiare i cannoli e altre leccornie al convento delle suore di clausura….. ci si va solo alla sera, si compra tramite una grata velata dove dietro c’è una monaca di clausura che neanche parla…. un posto mitico come le cose che si acquistano… e che sicuramente Antonella saprà descrivere meglio di me.
Ciao Bea
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Wow! Già solo l’idea mi fa sognare… È da non perdere!
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