Aria

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Leggero come l’aria…
Già! Ditelo a questa bandiera.
Due mesi fa aveva tutti e tre i suoi colori al posto giusto e i contorni ben delineati. Sventolava fiera sulla ringhiera del marina. Ed ora, eccola qui: i venti che si sono accaniti su di lei (e che ci hanno fatto passare un paio di notti insonni) l’hanno ridotta a brandelli.
Non ci avevo fatto caso, sotto la pioggia incessante di questi ultimi tempi, ma adesso, col sole, fa un po’ pena, senza il suo rosso, mutilata e stanca.
La leggerezza dell’aria può diventare devastante, ma oggi, finalmente col cielo terso, il vento è tornato un amico e anche noi abbiamo incontrato un nuovo amico, in carne ed ossa, però. Luigi, una “conoscenza da blog”, ci è venuto a far visita per qualche chiacchiera davanti ad un caffè.
Una delle cose che più mi piacciono ( ormai dovreste saperlo…)sono gli incontri, le persone che ci attraversano la strada e che a volte proseguono un po’ con noi.
E da quando siamo partiti sono state tante: prevedibili, inconsuete, sorprendenti, comuni, straordinarie…
Un’umanità eclettica, con poco o niente in comune, tranne…la capacità di raccontare.
Gente che ha qualcosa da dire, storie da condividere. E ascoltarli, per me inguaribile lettrice, é come sfogliare libri d’avventura: la tragedia del marinaio che perde un ragazzo in mare, il romanzo rosa di chi sbarca per amore, il ragazzo di buona famiglia che snobba il “posto fisso” per girare il mondo, la stunt-woman che sventa uno scippo, placcando il malvivente, il ragazzino di quindici anni che costruisce una Dune Buggy con pezzi di recupero e poi…
storie di mare, di tempeste, di pesche miracolose, di paradisi perduti, di scelte che acquistano il loro senso solo guardandole dal futuro…
Ci sarebbe materiale per decine di romanzi, ad essere scrittori veri, ma mi consolo, perché in un mondo così pieno di parole, ma di parole così spesso vuote, anche solo ascoltare diventa un privilegio e un lusso farlo con piacere.

“Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla”
(Barricco-Novecento)

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Finalmente il sole!

 

Pubblicato da cautha16

Se pensi che l'avventura sia pericolosa, prova la routine. E' letale. (Paulo Coelho)

10 pensieri riguardo “Aria

  1. E’ sempre un piacere leggere le vostre parole, portano un senso di pace e tranquillità. In un mondo che corre veloce da un punto ad un altro, il vostro discorrere è un pò come fermarsi a sentire una racconto davanti al camino. Ma forse il sentimento è dettato dall’inverno, tra un po’ di tempo avrei detto: “come quelle sere sulla spiaggia sotto le stelle, a sentire qualcuno che racconta”. Comunque quando torno a casa ed arriva la sera mi fermo un attimo e leggo le vostre parole… sono belle.
    Buon viaggio.
    Remo
    Bravi ….
    Un Saluto
    Remo

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  2. Come sempre sei capace di emozionarmi, grazie per la solarità del racconto e buon vento…. nella speranza di poterlo prendere prima o poi insieme sul cautha .
    Ciao Beatrice

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  3. Pensavo che la splendida vista mare e il “dolce far niente” fossero le due cose migliori di questa vostra esperienza.
    Invece la verità è che lo scandire delle vostre giornate lascia molto spazio al “pensare” ed “ascoltare”. Mi manca questo spazio nel mio quotidiano.
    Ecco la parte peggiore del nostro vivere qui al “nord”: avere poco tempo per pensare, per ascoltarsi ed ascoltare gli altri.
    Siamo sempre di corsa con orologi, smartphone con suoneria e riti quotidiani che spesso sono un’abitudine da cambiare o da modificare.
    Sveglia presto, colazione, prendere il treno, entrare a scuola, aprire l’ufficio, pranzare, cenare…l’ora di palestra, l’ora di allenamento…. Corriamo dietro al tempo, ogni giorno.
    Il tempo che potete gestire al meglio, con le abitudini o i riti che avete sicuramente anche li, lasciano più spazio all’ascolto e al pensiero.
    La vostra avventura ci fa credere che non dobbiamo cercare paradisi e viste mare straordinarie, ma provare a ritagliarsi un po’ più di tempo per pensare e ascoltare.
    Un abbraccio bella famiglia.

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  4. Beh hai buona stoffa anche per cominciare ad essere una scritrice. Direi che mi piace sentire i commenti di chi la pensa così, sui racconti, sulle parole, sulle storie in genere. Tempo speso bene, senza interruzioni pubblicitarie. Quindi il senso della vostra scelta pare ben alimentato e, ri-scelto. State pian piano diventando “un punto fermo”, così sicuri, appagati, in pace con tutto e tutti. Credo che di ciò ve ne rendiate conto da quanto privilegiati si sentano le persone che incrociano casualmente, o volutamente, il vostro vento. C’è tanto bisogno di punti fermi. Buona continuazione. Pier

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    1. Ciao Pier. Sempre gentilissimo.
      La vela insegna che qualunque “punto” per stare fermo ha bisogno di robuste cime d’ormeggio. Una di queste siete tutti voi che ci seguite e ci incoraggiate. Grazie.

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  5. Veramente scrivi benissimo, trovi sempre le parole giuste per raccontare ed esprimere sentimenti anche con un tocco di ironia. E’ un vero piacere leggerti, potresti anche scrivere un libro.
    Riguardo all’ascolto, trovo che veramente sia una delle cose piu’ importanti che mancano nelle nostre giornate. Non abbiamo tempo per ascoltare ,sia noi stessi che quello che ci circonda e siamo sempre immersi nei rumori. Uno splendido esercizio descritto nel libro “il cammino di Santiago” e’ proprio questo : stare in silenzio, in qualsiasi luogo, ma meglio se all’aperto ed ascoltare ogni rumore, voce e cercare di riconoscerli . Serve per imparare a vivere nel presente e eliminare i pensieri inutili e dannosi su eventi passati e futuri che affollano la nostra mente.
    Continua pure a scrivere e a raccontare, un po della vostra tranquillita’ arriva anche qui su e ci rasserena le giornate.
    Un salutone a tutti e a Daniela.
    Mirella

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