Sciacca é esattamente come immaginavo fosse un paese di pescatori siciliano, prima di venire in Sicilia.

Casette rannicchiate lungo il porto, con le facciate colorate per essere riconosciute al largo, dai pescatori sulla via del ritorno; pescherecci che entrano ed escono con casse di pesce e camion pieni di ghiaccio che li aspettano, colonie affollatissime di gatti che stazionano vicino ai cassonetti, capannelli di uomini che discutono del prezzo del pesce o bevono un bicchiere davanti al mare e l’immancabile statua propiziatoria sul molo.

In questo caso è la rappresentazione della Madonna del Soccorso, patrona della città ed il motto sul suo basamento la dice lunga sulla vita dei pescatori e sul loro rispetto del mare. Che poi, a ben guardare, anche senza rischiare la vita in mare e indipendentemente dal fatto d’essere o meno credenti, ci si può augurare semplicemente che quella che ci aspetta sia una buona giornata e soprattutto si può essere grati se lo è stata…

Dal porto una lunga e ripida scalinata porta a piazza Scandaliato, una grande terrazza panoramica adornata da palme e ficus. Il centro storico è racchiuso da quel che resta delle vecchie mura: chiese, palazzi, vicoli e, poco lontano, le terme, purtroppo chiuse.

In una piazzetta mi siedo accanto a…
Pietro Germi che qui ha girato, negli anni sessanta “Sedotta e abbandonata ” e “In nome della legge “. Nei negozi sono appese ancora le vecchie foto di scena, in bianco e nero, con una Sandrelli quasi bambina.
Poco lontano si celebra un matrimonio. Mi guardo intorno e penso che, tra abiti lunghi, veli neri, completi gessati e papillon al grande regista, forse, non mancherebbe, neppure oggi, l’ispirazione.
Ed ecco, per chi, come me, non è troppo forte in geografia, la cartina degli ultimi spostamenti
Grandissimo Pietro Germi, regista amato all’estero e poco ricordato in Italia. Sono contenta che Sciacca abbia la memoria lunga…
Carla F.
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