
Che Catania sia una città ricca di sorprese l’abbiamo capito fin dall’arrivo.
Il porto turistico “Porto Rossi” sembra non esserci fino all’ultimo istante. Poi, una volta imboccato l’accesso, si mostra per quello che è, una piccola e curata oasi ad un passo dal centro storico.
Allo stesso modo, tra il rumore e il traffico della via principale, congestionata d’auto, si apre all’improvviso una collina verde, rigogliosa e ricca di piante e fiori. Sono i giardini Bellini, più simili ad un miraggio che ad un parco cittadino.

Anche nel pieno centro storico, tra il Duomo, la Fontana dell’elefante e il famoso mercato del pesce riesce a celarsi l’ imprevedibile.

E tra vecchie case spunta un antico teatro romano. Suggestivo e quasi inquietante nella sua assoluta estraneità al luogo.

Si dice che, un po’ di tempo fa, i lavori per la costruzione di una metropolitana cittadina si siano dovuti fermare a causa delle innumerevoli vestigia sommerse.
Non ho motivo di dubitarne.
La Catania alla luce del sole nasconde la sua controparte sotterranea, come una vecchia signora col ventaglio che scopre e copre il viso con malcelata vanità.
La felicità, per me, é immaginare di poter vivere almeno una volta nella vita, una giornata come la vostra catanese, a cominciare dalla vista (anzi “non vista”) dell’approdo.
Buona permanenza e BV
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Spero di riuscire a visitare presto questo gioiello! 😍
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