
Ci sono incontri che si prolungano nel tempo e sembrano non doversi realizzare mai. Strade che s’avvicinano, che corrono parallele, che si sfiorano ma che, per un perverso gioco del caso, sembrano non incontrarsi mai.
Così con Beppe e Celia.
Il primo “quasincontro” risale a due anni fa, a Trapani, quando, guidati dal blog, approdano al mitico “Vicoletto”, dove inaspettatamente incontrano Daniela, in veste di cameriera.
-Sono venute a cena delle persone che leggono il blog della mamma…che imbarazzo!
è quello che ci riferisce la creatura, con la timidezza dei suoi diciotto anni.
Un anno dopo lo scenario cambia ma l’effetto è il medesimo. A Marina di Ragusa non riusciamo a vederci ma troviamo in reception un prosecco benaugurante (i lettori più fedeli ricorderanno…).
Le firme sul biglietto ci svelano il nome dei nostri amici e la nostra telefonata, di commossi ringraziamenti, una voce.
In Grecia quest’ estate ci inseguiamo, ignari gli uni degli altri, in vari ormeggi. Siamo vicinissimi, nello stesso pontile, a Milos; approdiamo a Pilos a pochi giorni di distanza. E mentre loro, rientrati in Sicilia prima di noi, telefonano ad un amico per tranquillizzarlo sull’esito della recente traversata, noi, che l’abbiamo appena conosciuto, riceviamo i loro increduli saluti in diretta.
E mentre qui, da settembre, la loro “Audace” sverna, un paio di pontili dietro al nostro, di loro neppure l’ombra.
Poi finalmente, qualche giorno fa, una voce.
-Ehi, di Cautha…allora ci siete!
E così, con grande, grandissimo piacere, dopo due anni da fantasmi, abbandoniamo con piacere il ruolo e finalmente possiamo pronunciare il tanto rimandato
– Piacere di conoscervi!
Per un’istante un leggero imbarazzo prima di palesarci a poppa di Cautha ….. E se il non incrociarsi sino ad ora fosse stata una protezione? Magari li abbiamo idealizzati troppo ….. Magari scopriamo che il sogno nasconde risvolti inaspettati? ….. Un’istante appunto, luce negli occhi e una cadenza bolognese da copione scioglie ogni dubbio
Sono loro gli abitanti di Cautha che abbiamo sempre immaginato, coinvolgenti, pazienti ( gli abbiamo riempiti di domande a raffica !) e portatori di buone novelle. Che voler di più ? Grazie Stefano, grazie Antonella, l’incontrarvi è stato come leggervi, un gran piacere!
A poi …..
Beppe e Celia
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