La strada corre parallela al greto del torrente in secca, una distesa larga e sinuosa di ciottoli e sassi in bianco e nero. Tutt’intorno monti dai contorni irregolari che, chissà perché, mi ricordano un’ India cinematografica, vista tanti anni fa. La vegetazione sulle cime si divide tra cespugli arsi e verdi conifere; nelle valli le coltivazioni di bergamotto la fanno da padrone.
I tornanti si susseguono dando la scalata alla montagna e provocando un certo gusto al consorte, a cui non par vero d’avere ogni tanto un motore da domare.

Con un’ auto a noleggio stiamo scoprendo l’interno calabro, trovando borghi e paesaggi inaspettati e sorprendenti. I paesi, lontani dalla costa, sono tutti in fuga dalle facili pianure, arroccati e nascosti a scrutare dall’alto, ancora una volta, l’arrivo d’improbabili nemici.
Borghi tra i più belli d’Italia offrono viste spettacolari, vicoli stretti, case e chiese medievali e bizantine.
Monasteri, conventi e luoghi di santità (pare che la “Madonna dello Scoglio” sia una specie di Lourdes nostrana) trovano il loro spazio, protetti dalle rocce, ancorati al silenzio, difesi dalla vertigine su cui vengono edificati.
Boschi, cascate e laghi chiudono il cerchio dell’inatteso con sentieri e possibili escursioni che farebbero la gioia di qualunque camminatore.

Quando, ormeggiati al porto di Roccella, abbiamo optato per una sosta più lunga, tale da permetterci di visitare l’entroterra, davvero non mi aspettavo nulla di simile, ma questi luoghi schivi, mimetizzati nella natura che li circonda e li protegge ci hanno stupito e ricompensato con inaspettati tesori.

Ps. Nelle foto multiple i nomi dei luoghi appaiono se ci cliccate sopra.
Sorprendentemente bello. Come sempre!
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Ciao. Pensa che la Cattolica di Stilo l’ho studiata per l’esame di storia dell’arte: nota quindi e rinomata ma sconosciuta ai più. Ci piacerebbe tanto un’estate girovagare per il Sud! Chissà… Baci
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