Ci siamo.Domani è Natale. Le “finestrelle” sono quasi tutte aperte; siamo arrivati, per così dire, alla resa dei conti.
Sono rimasti in lizza un verde pascolo e una torre.
Il primo è uno dei tanti prati che si snodano lungo le colline, a poca distanza dal mare. Qui le mucche pascolano tutti i giorni, placide ed incuranti del meteo e del passaggio dell’uomo.
La seconda è una torre, o meglio, ciò che ne rimane, appartenuta un tempo ad un grande castello. Tipico fortilizio medievale fu attivo ed abitato nel Medioevo e dall’alto dominava il paese che andava nascendo ai suoi piedi.
Una delle due immagini è stata scattata una ventina d’anni fa, quando le creature erano ancora piccole, in Cornovaglia; l’altra un mese fa, durante una gita fuori…porto con la zia Monica e Silvia (già grande).
E la foto che segue non lascia dubbi su quale appartenga alla Sicilia

Ebbene sì, i resti sono quelli del castello di Buccheri, quella che fu definita “la più formidabile fortezza della Val di Noto”. Ora di formidabile sono rimaste solo poche pietre ma il luogo è comunque suggestivo e la vista spazia sul paese, sulla piana di Catania fino al mar Ionio, rendendo evidente il motivo che ne ha decretato la costruzione proprio qui.
È dall’alto di un castello, quindi, che finisce questo inusuale calendario dell’avvento e, che abbiate indovinato o meno, resta il fatto che la Sicilia nasconde paesaggi davvero inaspettati.
Così, per finire in bellezza, vi lascio con un’ultima immagine “fuori gara”
Vista per sbaglio, sollevando lo sguardo su un muro di una casa di Monterosso Almo mi ha catturato per le sue parole, sbiadite sulla pietra ma non nello spirito e ora mi sembra il modo migliore per augurare a voi tutti