Resistenza e rassegnazione

Riconosci?

Riconosci le nuvole nere all’orizzonte, il sibilo del vento che sembra niente e poi, subdolo, all’improvviso, fa gridare le sartie ed inclinare gli scafi?

Riconosci le foglie tenere del cardo che, notte dopo notte, diventano spine acuminate?

Riconosci l’opportunismo che si traveste da accudimento e bontà d’animo?

La vita è un’altalena e, a volte, nel suo saliscendi, sembra fermarsi nell’ombra, nella menzogna, nel sonno, nella paura.

Ma nell’orto c’è il basilico. Piccolo e malmesso nella calura estiva. I rami contorti, le foglie strette che non pareva neanche più lui, una patetica speranza per difendersi dal sole d’agosto. 

E poi, 

qualche grado in meno, uno scroscio di pioggia e le foglie si son fatte tonde e verdi ed è di nuovo in piedi a diffondere profumo. 

E il campo? 

Quel campo davanti casa per mesi secco e giallo, terra e sassi.

Guardalo ora col verde che sgomita prepotente a riprendersi il suo posto. È ancora una piccola striscia ma presto sarà ovunque.

Sicchè, non importa se l’altalena ti porta verso il cielo o ti trascina a terra e non importa quanto è grande il temporale che arriva, non importa se stai resistendo al dolore o ad una ingiustizia, 

continua a resistere 

perchè l’istinto che si cela nel basilico e nel campo davanti a casa non è altro che vita e la vita non lascia spazio alla rassegnazione. 

Pubblicato da cautha16

Se pensi che l'avventura sia pericolosa, prova la routine. E' letale. (Paulo Coelho)

4 pensieri riguardo “Resistenza e rassegnazione

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