Ricordate il mitico GPS, perito dopo la burrasca di quest’estate? Nonostante avessimo provveduto a rimpiazzarlo con uno nuovo, non avevamo mai avuto il coraggio di gettarlo via. L’avevamo chiuso, quasi per scaramanzia, in un cassetto, in attesa di non si sa bene cosa.
Ebbene, proprio in questi giorni, la “cosa” è arrivata.
Richiamate dal mio compleanno
Daniela e Silvia (da sempre i miei regali preferiti…) sono approdate a Marina di Ragusa e con loro Emilio, il fidanzato di Silvia.

Dotato di un talento tecnico fuori dal comune ha preso a cuore il destino dell’oggetto elettronico. Contento come un bambino davanti alle caramelle, si è messo a guardare, smontare, cambiare ed inserire e con una serie d’azioni per me paragonabili al “bidibibòbidibù” ha compiuto il miracolo. Di nuovo funzionante il GPS si è acceso sugli ultimi dati registrati.
Non proprio quelli di una tranquilla veleggiata, ma a rileggerli ora, ormeggiati in porto, tranquilli e sicuri, fanno tutt’altro effetto, anzi finiscono con l’essere un “quasi bel” ricordo.
Così, se avete qualcosa di meccanicamente defunto, prima di buttarlo via assicuratevi che non ci sia un “Emilio” nei paraggi. La resurrezione potrebbe essere dietro l’angolo.