Ci si abitua in fretta alle situazioni piacevoli e, infatti, un anno è bastato.
In questi giorni gironzolo in tenuta primaverile tra alberi di Natale, luci e presepi, con gran disinvoltura, come se il sole e il clima temperato fossero da sempre compagni abituali di queste feste, un tempo non così lontano, ghiacciate e nevose.
Qui del resto è la normalità.
I “condomini” del porto hanno montato lucine e addobbi sugli alberi delle barche, con vere e proprie prodezze funamboliche,
il presepe si è trasferito su una zattera galleggiante
e nelle vie delle cittadine spuntano i simboli noti.
Non solo. Quest’anno il clima internazionale ha contagiato anche le feste. E il 6 dicembre la comunità olandese ha inaugurato il periodo natalizio invitando tutti al loro Sinterklaas, una ricorrenza sentitissima, dove S. Nicola (il vero e primo Babbo Natale, a quanto pare) porta doni a tutti i bambini lasciandoli nei loro zoccoletti di legno e a noi ( che bambini più non siamo) nelle scarpe da nautica portate per l’occasione alla festa.
Questa domenica, invece gli onori di…casa (si fa per dire) li ha fatti la comunità scandinava festeggiando S. Lucia con candele bianche, canti, dolci e vin brûlé.
E tra una ricorrenza e l’altra si susseguono cene organizzate e aperitivi musicali. Insomma, il fermento festaiolo non manca e ognuno a suo modo si prepara.
E così anche Cautha, fedele alle proprie tradizioni lillipuziane, si adorna, e, in meno di mezzo minuto, sfoggia il suo alberello di Natale!