“La speranza è radicata nell’incertezza… La fede è radicata nella certezza assoluta. Dovresti dimenticare la speranza e il dubbio e avere invece fede e certezza, e poi avanzare coraggiosamente…” (L. Winget- Sta’ zitto smettila di lamentarti e datti una mossa)
Ebbene, come ciclicamente accade, siamo di nuovo senza “casa”. Cautha è andata in cantiere per la manutenzione ordinaria e noi stiamo ingrossando le schiere dei terricoli affittacamere.
Come ogni volta, vedere le nostre dieci tonnellate di barca uscire dall’acqua non è né piacevole né indolore. Sollevata dall’acqua, ondeggiante sulle cinghie che la sorreggono, mi fa sempre l’impressione di una balenottera spiaggiata, di una creatura fuori dal suo habitat naturale, cosa che, in un qualche modo, corrisponde a verità…
Escluso quindi il lato sentimentale della questione e, men che meno quello fisico, (visto la fatica che ci aspetta) resta, comunque, un aspetto molto interessante della vita di cantiere e riguarda tutte le altre barche. In secca, per manutenzione, per rimessaggio o per problemi più o meno seri, ci sono sempre moltissime imbarcazioni. E sempre, tra queste, c’è… l’atto di fede.
Questa volta è una barca di ferro, di due simpatici inglesi. Disalberata e sventrata, l’hanno tirata in secca quando la linea di galleggiamento era già ampiamente sotto la superficie di…galleggiamento. La chiglia è disseminata di buchi ma lei, impavida e fedele, è rimasta al suo posto finché uno sguardo pietoso non si è accorto del danno. Ci sono ferite antiche sul suo scafo a testimoniare le miglia che avrà percorso col mare che entrava subdolo e, come un cancro, l’ indeboliva a poco a poco. Eppure ha resistito, è andata dove il vento la spingeva e ha tenuto, eroica, il mare lontano dagli uomini che ospitava. Come un cucciolo fedele che attende il suo padrone a prescindere dalle attenzioni che gli dedica.
A vederla, così, quasi mi commuove e mi vergogno un po’ dei miei mille dubbi e dell’ansia di cui circondo la mia creatura acquatica.
Gli inglesi in questione, certo lontani da questi pensieri, ci informano di voler arrivare alle Canarie… E con quello che non può che definirsi un puro atto di fede aggiungono, ridendo e senza un briciolo di preoccupazione: “if the boat don’t sink”…