Il cielo dei cieli di marzo

Ed eccoci. Marzo è finito e il mondo è ancora chiuso. Chiuso per le famiglie che stanno scoprendo quante cose meravigliose possono fare insieme e per quelle che la convivenza forzata sta sgretolando, attimo dopo attimo. Chiuso per chi conta le ore, giorno dopo giorno, nutrendosi di notizie e di amarezza e per chi, nellaContinua a leggere “Il cielo dei cieli di marzo”

Frammenti del cielo di marzo

I primi frammenti di cielo sono arrivati. Sono arrivati da amici di lunga data e da amici “sconosciuti”, da luoghi vicini e lontani. Sono arrivati tramonti ed albe, arcobaleni, fiori e nuvole, cieli di città e cieli di campagna e, prima che marzo finisca, chissà quanti altri ancora… Su Instagram (cauthabook) li troverete ad unoContinua a leggere “Frammenti del cielo di marzo”

Doveva essere il cielo di marzo.

La natura è meravigliosa e beffarda. In questi giorni di incertezza e timori, di fragili attese, di strade vuote e città fantasma, il  cielo è un velo azzurro senza nubi, il mare sembra una tavola, il vento è teso e leggero e i prati traboccano di fiori. La bellezza esiste e resiste a dispetto delleContinua a leggere “Doveva essere il cielo di marzo.”

Cielo di febbraio

Febbraio, il mese più corto dell’anno, anche quando ha 29 giorni. Il mese del Carnevale, storicamente l’elogio dei contrari, l’abolizione dei divieti, la festa delle finzioni e dei desideri se ci si traveste per essere altro e mostrare o nascondere, finalmente, qualcosa di se stessi. Di tutto questo sono rimasti solo colori e bimbi mascherati.Continua a leggere “Cielo di febbraio”

cielo di gennaio

…La domenica arriva sempre in ritardo pallida e senza fiato… Così cantava Jannacci raccontando una delle sue piccole storie amare e il mio cielo di gennaio, anche senza strofe poetiche e tutt’altro che pallido, è comunque trafelato e in ritardo. È rimasto dimenticato tra i pixel della macchina fotografica mentre i giorni passavano e soloContinua a leggere “cielo di gennaio”

il cielo di dicembre

Gli occhi del bambino guardano in alto e lontano: l’uomo che gli sta accanto è grande come una montagna e il piazzale ingombro di auto e camion è una distesa infinita, quasi un oceano. Quando si è cuccioli d’uomo è così che si vede il mondo, un’enormità troppo grande per le proprie manine. Il carroContinua a leggere “il cielo di dicembre”