L’ uomo non è nulla, l’opera è tutto (l’homme c’est rien, l’oeuvre c’est tout) Flaubert. Dubito che il signor Conan Doyle, quando ha messo in bocca al suo Sherlock questa citazione, pensasse a Segesta, tuttavia questo è esattamente quello che mi viene in mente quando sono al cospetto di opere costruite da esseri umani vissutiContinua a leggere “Vestigia”
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Quale Trapani?
Ricordate il pianeta del Piccolo Principe, così piccolo che al nostro ometto bastava spostare la seggiola per vedere tutti i tramonti che voleva? Io non rincorro tramonti, ma ugualmente mi sembra d’essere approdata in un luogo dove basta spostarsi d’un niente per essere altrove. Trapani é una città dalle molte anime: c’è il porto turisticoContinua a leggere “Quale Trapani?”
Notte
..di notte le ragazze sembrano tutte belle, e a volte becchi una, in discoteca, la rivedi la mattina e ti sembra una strega… (Jovanotti) Ci sono luoghi che la luce impietosa del giorno mette a nudo senza concedere nulla più che la realtà, senza perdonare errori… Ci sono luoghi, talvolta gli stessi, che nascondono nella notteContinua a leggere “Notte”
Cefalù
Credo di avere un problema, un non so che di genetico che mi impedisce di abituarmi alla bellezza. Ogni volta mi ritrovo a gestire meraviglia, emozione e un certo infantile entusiasmo. Così è andata anche oggi con Cefalù. Provate a immaginarvi una cittadina adagiata sul mare con piccole e tipiche case sulla costa, poi addentrateviContinua a leggere “Cefalù”
Vip
E’ risaputo dai più che possedere una barca non equivale ad avere una sincera passione per il mare e la navigazione e, certo, scegliendo di fermarci nel marina più famoso, rinomato e (ahimè!) caro della Sicilia, non avevamo la pretesa di trovarci in mezzo a marinai incalliti. Tuttavia la realtà ha superato la fantasia. CiContinua a leggere “Vip”
Scilla e Cariddi.
E siamo arrivati alla fine, finita la Calabria, lo stivale intero, il continente; doppiato capo Spartivento, capo Riace, passato lo stretto di Messina e infine atterrati in Sicilia. Due giorni intensi in cui è facile capire perché proprio questo mare è lo scenario di cui si è servito il buon Omero per il suo Ulisse.Continua a leggere “Scilla e Cariddi.”